RETICOLI DA TIRO: La tua Guida Essenziale

Il reticolo di un cannocchiale da tiro è molto più di una semplice croce. È uno strumento

fondamentale che influenza direttamente la precisione dei tuoi colpi.

Ma come scegliere il reticolo giusto?

Come abbiamo detto nei nostri video corsi esistono centinaia di reticoli e la scelta non è sempre facile, molte volte ci lasciamo influenzare dall’amico o dalla moda, ma per ogni disciplina e soprattutto per ogni tiratore c’è il proprio reticolo.

Un reticolo come dicevamo all’inizio non è una semplice croce da piazzare sul bersaglio ma è molto di più e grazie a dio siamo passati dal crosshair (reticolo a croce) a reticoli più complessi come il tremor 3.

I reticoli possono essere sul primo o sul secondo piano focale e in base alla disciplina che

deciderete di praticare sarà di fondamentale importanza saper scegliere l’uno o l’altro.

Esistono in MOA e MIL ma non ci soffermeremo su questi dettagli in quanto già trattati ampiamente nei nostri video corsi.

Cosa fa un reticolo?

Per prima cosa, come abbiamo nei nostri corsi, possiamo utilizzare il reticolo per stimare la

distanza. Molti reticoli hanno stadie che permettono di stimare la distanza del bersaglio che

generalmente vanno di 0,5 mil fino a 0,2 mil per fare un milling perfetto.

Ci permette di correggere la caduta del proiettile. Le varie stadie del reticolo aiutano a compensare la traiettoria parabolica del proiettile senza andare ad agire sulle torrette

permettendoci di lavorare in hold.

Il reticolo può essere un potente alleato nella gestione del vento come il tremor 3 che

vedremo nello specifico più avanti.

Tipologie di reticolo

In questa sezione prenderemo in esempio alcuni reticoli, anche perché fare una rassegna

completa richiederebbe un’enciclopedia.

Crosshair

Il crosshair è il primo reticolo adottato per i fucili di precisione. Una semplice croce da

piazzare sul bersaglio, non permette di lavorare in hold e bisogna per forza di cose lavorare

con le torrette. Non ha alcun tipo di riferimento per stimare la distanza o compensare alzo e

deriva. I pionieri del tiro andavano a “sentimento” e nonostante tutto hanno fatto risultati, quando si conosce la propria arma e c’è il manico si fa sempre impatto. Nonostante ciò è un

reticolo superato ma rimane uno tra i più usati tra i cacciatori. Una sua evoluzione è il duplex,

in cui le stadie sono più spesse e sottili al centro.

Questo piccolo accorgimento, seppur marginale, ha permesso a molti tiratori di avere dei riferimentiin più. Infatti usavano lo stacco tra la parte fine e quella doppia per avere altri riferimenti. Un consiglio, passate oltre e affidatevi a weekend warriors per imparare a usare reticoli più evoluti, d’altronde un tiro fatto bene parte dal reticolo e avrete abbattimenti più puliti.

Mil Dot

Il Mil Dot forse ha portato la prima vera rivoluzione nel mondo dei reticoli.

Siamo passati dall’avere una semplice croce ad un reticolo con dei veri e propri riferimenti. Ogni dot misura 0,2 mil, tra il centro mirino e la stadia doppia abbiamo 5 mil e tra un vertice e l’altro dei dot abbiamo 0,8 mil. Vengono introdotti un sacco di riferimenti per stimare la distanza e lavorare in hold.

Il problema si presentava quando si sparava nel “vuoto”, ossia in quella porzione di reticolo dove non sono presenti riferimenti. C’è chi ancora lo usa e e riesce a gestirlo molto bene con ottimi risultati, indubbiamente un grande balzo in avanti rispetto al cross hair o al duplex.

EBR

Il reticolo EBR volgarmente chiamato albero di natale, di cui ne esistono tanti tipi con piccole

variazioni, li possiamo trovare con le stadie da 0,5 mil o da 0,2 mil.

È un reticolo evoluto, permette di stimare molto bene la distanza, da una buona velocità di ingaggio grazie alla possibilità di non dover sparare nel “vuoto” ed è uno tra i reticoli più utilizzato nel mondo del tiro.

Chi è abituato al cross hair o al MOL DOT lo ritiene un reticolo troppo pieno ma fidatevi è un

reticolo che può darvi molte soddisfazioni

Horus H59

Eccoci ad uno dei miei reticoli preferiti, l’Horus H59.

Un reticolo con stadie da 0,2 mil e quelle più marcate da 0,5 e 1 mil. Permette di stimare in maniera eccellente le distanze e i più temerari possono usarlo quasi esclusivamente in hold. Molto indicato nel tiro sportivo, forse per i più nostalgici è un’aberrazione nell’uso venatorio ma per me può essere usato senza remore, purchè si sappia quello che si fa.

Tremor 3

Il tremor 3 è l’ultimo ritrovato di Horus, infatti è una evoluzione dell’H59.

Il re dei reticoli per alcuni, troppo confusionario per altri. Non lo nego, è il mio reticolo preferito e quello che utilizzo maggiormente, sia in gara che a caccia. Il tremor 3 raccoglie tutto quello che si trova nell’H59 più la stadia dei mouvers in miglia orarie, stadie dedicate per la stima della distanza e come nell’H59 le stadie vanno di 0,2 in 0,2 mil con stadie più marcate a 0,5 e 1 mil.

La prima cosa che salta all’occhio sono quei dot posti a destra e a sinistra. Ma cosa sono? Questo reticolo abbinato al kestrel permette di dare un valore di vento ad ogni dot. Se un dot vale 2 mph, il secondo vale 4 mph il terzo 6 e così via. Permette un ingaggio rapidissimo e

all’occorrenza è possibile lavorare solo in hold. Alcuni tiratori lo ritengono troppo pieno e preferisco reticoli come l’EBR.

In conclusione

Tiro sportivo o caccia? Ogni disciplina ha esigenze specifiche.

Un reticolo illuminato può essere utile in condizioni di scarsa luce.

Primo o secondo piano focale: La posizione del reticolo influisce sul modo in cui le marcature

cambiano con l'ingrandimento.

Provate sul campo. Il reticolo migliore è quello che vi permette di colpire il bersaglio con la

massima precisione e fiducia.

In conclusione, la scelta del reticolo è una decisione importante per ogni tiratore. Considera

le tue esigenze specifiche e ricordati, è inutile avere una super arma con un ottica scarsa e un reticolo non dedicato alle tue esigenze.

Vuoi sapere come utilizzare i vari reticoli in abbinamento al Kestrel? Rimani aggiornato con i

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Articolo scritto da: Andrea Fratini - @tomich_85